12. Ott. 1823. Domenica.
[3672,2] La impotenza e strettezza della lingua francese e la
sua inferiorità per rispetto all'altre di qui facilmente si può comprendere, che
l'altre lingue possono, sempre che vogliono,
3673
agevolmente vestire la forma {e lo stile} della
francese (com'effettivamente hanno fatto o fanno tutte le lingue colte
d'Europa, o per un certo tempo massimamente, come
l'inglese e la tedesca, o anche oggidì, come l'italiana, la spagnuola, la russa,
la svedese, la olandese ec.; e bene avrebbero potuto farlo e potrebbero farlo
sufficientemente anche senza corrompersi e senza violentare dirittamente la loro
propria e caratteristica indole); laddove la francese non può per niun modo
prendere la forma {nè lo stile} dell'altre lingue, nè
altra forma alcuna che la sua propria. E non pur dell'altre lingue che da lei
sono aliene, per così dire, di famiglia e di sangue, come l'inglese, la tedesca,
la russa ec. le quali pur possono vestire ed hanno vestito o vestono la forma
della francese; ma neanche delle cognate, nè delle sorelle, come dell'italiana
{e} della spagnuola; nè della lingua stessa sua
madre, come della latina. (12. Ott. Domenica. 1823.).