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4. Aprile 1824. Domenica di Passione. Nevica.

[4056,4]  Grandissima, e forse la maggior prova e segno del progresso che ha fatto negli ultimi tempi lo spirito e il sapere umano in generale e le scienze fisiche in particolare, è che per ispazio di {quasi} un secolo e mezzo, quanto ha dalla pubblicazione de' Principii matematici di filosofia naturale a' dì nostri (1687.), non è sorto sistema alcuno di fisica che sia prevaluto a quello di Newton, o quasi niun altro sistema {di fisica} assolutamente, almeno che abbia pur bilanciato nella opinione per un momento quello di Newton, benchè questo sia tutt'altro che certo  4057 e perfetto, anzi riconosciuto ben difettoso in molte parti, oltre alla insufficienza generale de' suoi principii per ispiegare veramente a fondo i fenomeni naturali. Nondimeno i fisici e filosofi moderni, anche spento il primo calor della fama e della scuola e partito di Newton, si sono contentati e contentansi di questo sistema, servendosene in quanto ipotesi opportuna e comoda nelle parti e occasioni de' loro studi che hanno bisogno, o alle quali è utile una ipotesi. Ciò nasce e dimostra che gli spiriti e nella fisica e nell'altre scienze e in ogni ricerca del vero e in ogni andamento dell'intelletto si sono volti all'esame fondato dei particolari (senza cui è impossibile generalizzare con verità e profitto) e alla pratica ed esperienza e alle cose certe, rinunziando all'immaginazione, all'incerto, allo splendido, ai generali arbitrarii, tanto del gusto de' secoli antecedenti e padri di tanti sistemi a quei tempi, che rapidamente brillavano e si spegnevano, e succedevansi e distruggeansi l'un l'altro. (4. Aprile 1824. Domenica di Passione. Nevica.)