30. Aprile 1824.
[4085,1] Come la fisonomia degli uomini, e animali sia
determinata dagli occhi, secondo il detto altrove pp. 1576-79
[pp.
2102-103], osserva che se tu disegni un volto umano o animalesco e non
vi poni gli occhi, tu non vedi punto che fisonomia abbia quel volto, e appena
senti (se ben conosci) che sia un volto. {+Così i ritratti levati dall'ombra in profilo non paiono
ritratti finchè non vi si aggiunga convenientemente quello che dall'ombra
non si può ricavare, dico l'occhio.} Al contrario se ponendovi gli
occhi, lasci qualche altro membro, tu senti benissimo che quello è un volto e ne
comprendi la fisonomia; solamente ti parrà mostruosa, ma sempre ti riuscirà un
volto e una fisonomia. E così dico a proporzione, del disegnare o accennar gli
occhi più o meno imperfettamente, paragonando l'effetto di questa imperfezione
in ordine al determinar la fisonomia, coll'effetto di una simile imperfezione in
altra qualunque parte del volto. (30. Aprile 1824.).