11. Luglio. Domenica. 1824.
[4111,3] Quando noi diciamo che l'anima è spirito, non
diciamo altro se non che ella non è materia, e pronunziamo in sostanza una
negazione, non un'affermazione. Il che è quanto dire che spirito è una parola senza idea, come tante altre. Ma
perocchè noi abbiamo trovato questa parola grammaticalmente positiva, crediamo,
come accade, avere anche un'idea positiva della natura dell'anima che con quella
voce si esprime. Nel metterci però a definire questo spirito, potremo bene
accumulare mille negazioni o visibili o nascoste, tratte dalle idee e proprietà
della materia, che si negano nello spirito, ma non potremo aggiungervi niuna
vera affermazione, niuna qualità positiva, se non tratta dagli effetti {sensibili, e quindi in certa guisa materiali,} (il
pensiero, il senso ec.) che noi gratis
ascriviamo esclusivamente a esso spirito. E quel che dico dell'anima dico degli
altri enti immateriali, compreso il Supremo. (11. Luglio. Domenica.
1824). - Tanto è dire spirituale, quanto immateriale; questa, voce {affatto} negativa
grammaticalmente, quella ideologicamente. (11. Luglio. Domenica.
1824.).