14. Feb. 1825.
[4124,4] A proposito di quello che altrove ho detto {(p.4120-1.)} della opinione
avuta da tutti i secoli (e così dalle nazioni) anche i più barbari, di essere
superiori in civiltà, in perfezione, anche in letteratura (benchè
ignorantissimi), a tutti i secoli precedenti, e a ciascun d'essi, anche
civilissimo e letteratissimo, vedi un bel luogo del Petrarca, citato e tradotto elegantemente da Perticari nel Trattato degli
Scrittori del 300, lib. 1. capit. 16. p. 92. 93.
(14. Feb. 1825.).