Bologna. 26. Agosto. 1826.
[4191,2]
Tacheté, Marqueté. {Déchiqueter.}
[4191,3]
Immotus, immoto ec. per
immobile.
[4191,4] Altro è che una lingua sia pieghevole, adattabile,
duttile; altro ch'ella sia molle come una pasta. Quello è un pregio, questo non
può essere senza informità, voglio dire, senza che la lingua manchi di una forma
e di un carattere determinato, di compimento, di perfezione. Questa informe
mollezza pare che si debba necessariamente attribuire alla presente lingua
tedesca, se è vero, come per modo di elogio predicano gli alemanni, che ella
possa nelle traduzioni prendere tutte le possibili forme delle lingue e degli
autori i più disparati tra se, senza ricevere alcuna violenza. Ciò vuol dire
ch'ella è una pasta informe e senza consistenza alcuna; per conseguente, priva
di tutte le bellezze e di tutti i pregi che risultano dalla determinata
proprietà, e dall'indole e forma compiuta, naturale, nativa, caratteristica di
una lingua. La pieghevolezza, la duttilità, la elasticità (per così dire), non
escludono nè la forma determinata e compiuta nè la consistenza; ma certo non
ammettono i vantati miracoli delle traduzioni tedesche. La lingua italiana
possiede questa pieghevolezza in sommo grado fra le moderne colte. La greca non
possedeva quella vantata facoltà della tedesca. (Bologna 26. Agosto.
1826.).