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Fir. 13. Agos. 1828.

[4342,1]  Quibus actus uterque europae atque Asiae fatis concurrerit orbis. * Virg. Aen. 7. 223. Il pieno senso di questo luogo e di quell'uterque non credo sia stato mai bene inteso nè si possa intendere senza ricordarsi dell'antica divisione del mondo in due sole parti, europa ed Asia; divisione di cui è da vedersi una dotta nota di Letronne al v. 3. dell'Iscrizione greca metrica scoperta nell'isola di Philae da Hamilton (nel Bull. de Féruss. l. c. t. 3. p. 403-2. art. 499. intitolato: Explication d'une inscription grecque en vers, découverte dans l'île de Philae par M. Hamilton. (Extraite de la suite des Recherches pour servir à l'histoire de l'Égypte pendant la domination des Grecs et des Romains; par M. Letronne, de l'Institut.): il qual Letronne dice ch'ella tiene  4343 evidentemente alla geografia omerica, e mostra come fosse propria della geografia poetica greca e latina. Fu anche seguita da vari scrittori dell'una e dell'altra lingua, in prosa; e fino da Procopio, il quale comprende l'Affrica nell'Asia, laddove gli antichi la mettevano nell'europa. V. anche Berkel. ad Steph. Byz. p. 383., ed Uckert, Geograph. der Griechen und Roemer., t. 1, parte 2. p. 280. richiamati in nota dal Letronne. (Fir. 13. Agos. 1828.).