21. Ott.
[4413,3]
Alla p. 4406.
Chi dicesse che i Persiani d'Eschilo sono di un persiano, o composti nel senso e
spirito persiano, perchè l'interesse e la compassione quivi è tutta per i
Persiani, direbbe bene nel senso de' moderni, e pure avrebbe torto nel fatto.
Essi sono di un greco, nazionale degli autori di quelle disgrazie, ec. (anzi se
non erro, Eschilo militò contro i
Persiani), e fatti per essere rappresentati
4414 ai
greci. I Persiani, considerati in questo aspetto, sono propriamente il pendant dell'Iliade (e il comento), e
il rovescio della Mιλήτου
ἅλωσις di Frinico.
[4414,1] Umbra, ombra - sombra
(spagn.), sombre (franc.)
[4414,2]
Alla p. 4363.
marg. Perocchè i grammatici, diascheuasti ec. non sono giunti di gran
lunga a render metrici tutti i versi omerici.
[4414,3]
Alla p. 4369.
Così ad Ossian si attribuirono tutte
le poesie caledonie: ad Omero tutte
quelle che compongono oggi l'Iliade e l'Odissea;
tra le quali, supposta per vera la persona di quest'Omero, è però ben difficile, come appunto nelle
ossianiche, il determinare quali sieno sue, quali d'altri; ed anche se ve ne sia
alcuna di sue; anzi è veramente impossibile. Taccio poi delle {tante} altre poesie epiche attribuite ad Omero (e ad Esiodo), compresa la Batracomiomachia,
sì manifesta parodia dell'Iliade: e ciò fin dal tempo di Erodoto, che nomina τὰ Κύπρια ἔπεα come
opera attribuita ad Omero, a cui egli
però la nega (l. 1. c. 117. Schweigh.), e gli ᾽Eπίγονοι parimente,
de' quali pure egli dubita se sieno d'Omero (l. 4. c. 32. Schweigh.) (21.
Ott.)