14. Feb. 1821.
[660,1]
Diogene
ἐρωτηϑεὶς εἰ κακὸς ὁ
ϑάνατος, πῶς, εἶπε, κακός, οὗ παρόντος οὐκ αἰσϑανόμεϑα
*
; Laerz. in Diog. Cyn. 6. 68. Dalla nota del Menag. si rileva ch'egli l'ha inteso
della insensibilità dell'atto della morte.
[661,1]
661 Delle diverse opinioni intorno alla pretesa legge
naturale, v. alcuni sentimenti e dommi di Diogene ap. Laert. in Diog.
Cyn. VI. 72-73. e quivi il Menagio, il quale riporta in proposito alcune parole
di Sesto Empirico, la cui opera Pyrronianarum Hypotyposeon, e l'altra Adversus
Mathematicos, ossia adversus cuiusvis generis
dogmaticos, è tutta relativa a questo argomento, ed a
quello ch'io sostengo, che non c'è verità nessuna assoluta. (14. Feb.
1821.).