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2. Marzo 1821.

[710,1]  Alla p. 81 fine. L'uomo in tanto è malvagio nè più nè meno, in quanto le azioni sue contrastano co' suoi principii. Quanto più dunque da un lato i principii 1. sono meglio stabiliti, definiti, divulgati, chiariti, specificati, e formati; 2. l'uomo n'è imbevuto profondamente, e radicatamente persuaso: dall'altro lato quanto più le opere contrastano a questi principii;  711 tanto più l'uomo è malvagio. E tanto peggiori realmente sono i popoli e i secoli, quanto più le dette circostanze e de' principii, e delle azioni sono universali, come per mezzo del Cristianesimo, e ne' suoi primi secoli massimamente. Questa è la misura con cui bisogna definire la malvagità degl'individui, e delle nazioni e de' tempi; e considerare l'odio che meritano e che realmente ispirano. E per questa parte il nostro secolo si può giudicare meno malvagio. (2. Marzo 1821.).