7. Aprile. 1821.
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Alla p. 872. E
non per altra cagione sono odiose e riputate contrarie alla buona creanza le
lodi di se medesimo, se non perchè offendono l'amor proprio di chi le ascolta. E
perciò la superbia è vizio {nella società,} e perciò
l'umiltà è cara, e stimata virtù. (7. Aprile. 1821.).