11. Aprile 1821.
[930,1] Oggi l'uomo è nella società quello ch'è una colonna
d'aria rispetto a tutte le altre e a ciascuna di loro. S'ella cede, o per
rarefazione, o per qualunque conto, le colonne lontane premendo le vicine, {e queste premendo nè più nè meno in tutti i lati,} tutte
accorrono ad occupare e riempiere il suo posto. Così l'uomo nella società
egoista. L'uno premendo l'altro, quell'individuo che cede in qualunque maniera,
o per mancanza di abilità, o di forza, o per virtù, e perchè lasci un vuoto di egoismo, dev'esser sicuro di
esser subito calpestato dall'egoismo
che ha dintorno per tutti i lati: e di essere stritolato come una macchina {pneumatica} dalla quale, senza le debite precauzioni, si
fosse sottratta l'aria. (11. Aprile 1821.).