25. Aprile 1821.
[983,4] Che il verbo latino serpo
sia lo stesso che il greco ἕρπω, è cosa evidente, {come pure
i derivati, serpyllum etc.} Ma che gli antichi latini, e
successivamente il volgo latino, usassero ancora, almeno in composizione, lo
stesso verbo senza la
984 s, come in greco, lo raccolgo
dal verbo neutro italiano inerpicare o innerpicare che significa appunto lo stesso che il
greco ἀνέρπω, composto di ἕρπω, cioè sursum repo, come
anche ἀνερπύζω. (Del verbo ἀνέρπω non ha esempio lo Scapula, ma lo spiega sursum
repo. Ve n'è però esempio in Arriano, Expedit. l. 6. c. 10. sect.
6. e nell'indice è spiegato sursum serpo.)
Il qual verbo siccome non ha radice veruna nella nostra lingua, nè nella latina
conosciuta, così l'ha evidentissima nel detto verbo ἕρπω, dal quale non può
esser derivato, se non mediante il latino, cioè mediante l'uso del volgo romano,
{differente in questo dagli scrittori.}
(25. Aprile 1821.).