25. Aprile 1821.
[986,2] Dal confronto delle poesie di Ossian, vere naturali e indigene dell'inghilterra,
colle poesie orientali, si può dedurre {(ironico)}
quanto sia naturale all'inghilterra la sua presente
poesia {(come quella di Lord Byron)}
derivata in gran parte dall'oriente,
*
come dice il riputatissimo giornale
dell'Edinburgh Review in proposito
del Lalla Roca di Tommaso Moore (Londra 1817.)
intitolato Romanzo orientale
{(Spettatore di Milano. 1. Giugno 1818. Parte Straniera. Quaderno 101. p.
233. e puoi vederlo.)}
[986,3] Infatti le poesie d'Ossian sebben sublimi e calde, hanno però quella
sublimità malinconica, e quel carattere triste e grave, e nel tempo stesso,
{semplice} e bello, {e quegli
spiriti marziali ed eroici,} che derivano naturalmente dal clima
settentrionale. Non già quella sublimità eccessiva, quelle esagerazioni, quelle
spaccamontate delle pazze fantasie orientali; {+nè quel sapore aromatico; nè quello splendore
abbagliante, come dice il citato giornale, nè quel fasto nè quella voluttà,
nè quei profumi (sono espressioni dello stesso);} nè quel colore vivo
e sfacciato, ed ardente; {nè quella estrema raffinatezza, e
squisitezza strabocchevole in ogni genere e parte di letteratura e
poesia;} nè quella mollezza, quella effeminatezza, quel languore,
quella delicatezza (per noi) eccessiva e nauseosa e vile {e
Sibaritica,} che deriva dai climi meridionali. Ed è veramente
maraviglioso, come il paese {de'} più settentrionali
d'europa,
stimi naturale {e propria} e
987 adattata alla sua indole la poesia de' paesi più meridionali e ardenti del
mondo. Un paese poi come l'inghilterra, così pieno di
filosofia, e cognizioni dell'uomo, e de' caratteri nazionali e fisici ec. ec.
Meno male se l'orientalismo fa progressi in Francia, (come negli
scritti di Chateaubriand) paese più
meridionale che settentrionale. Ma non c'era popolo colto, a cui l'orientalismo
convenisse meno che all'inghilterra, dove però
trionfa, e donde io credo che sia passato in Francia sulla fine del
secolo passato, e donde si va diramando per l'europa
{la detta scuola.} Il fatto sta che tutto il mondo è
paese, e da per tutto si crede naturale e nazionale quello che fa effetto per la
cagione appunto contraria, cioè per la novità, pel forestiero, pel contrasto col
carattere e l'indole propria e nazionale: e come la poesia Italia ha corso rischio, (e
non ne è forse fuori) di una nuova corruzione mediante il settentrionalismo,
l'Ossianismo ec. così viceversa l'inglese, mediante il meridionale e
l'orientale. {+E
certo se la poesia settentrionale pecca in qualche cosa al gusto nostro,
egli è nell'eccesso del sombre, del buio, del tetro; e la orientale al
contrario, nell'eccesso del vivo, del chiaro, del ridente, del lucido
anzi abbarbagliante ec. Vedete quanta conformità di carattere fra queste
due poesie!}
(25. Aprile 1821.)