Luglio o Agosto 1817.
[1,1]
1 Palazzo bello. Cane di notte dal casolare, al passar del
viandante.
Era la luna nel cortile, un lato
Tutto ne illuminava, e discendea
Sopra il contiguo lato obliquo un raggio.....
Nella (dalla) maestra via s'udiva il carro
Del passegger, che stritolando i sassi, Mandava un suon, cui precedea da
lungi
Il tintinnìo de' mobili sonagli.
[1,2] Onde Aviano
raccontando una favoletta dice che una donna di contado piangendo un suo
bambolo, minacciogli se non taceva che l'avrebbe dato mangiare a un lupo. E che
un lupo che a caso di là passava, udendo dir questo alla donna credettele che
dicesse vero, e messosi innanzi all'uscio di casa così stette quivi tutto quel
giorno ad aspettare che la donna gli portasse quella vivanda. Come poi ristesse
tutto quel tempo e la donna non se n'accorgesse e non n'avesse paura e non gli
facesse motto con sasso o altro, Aviano lo saprà che lo dice. E aggiugne che il lupo non ebbe niente
perchè il fanciullo s'addormentò, e quando bene non l'avesse fatto non ci saria
stato pericolo. E fatto tardi, tornato alla moglie senza preda perchè s'era
baloccato ad aspettare fino a sera, disse quello che nell'autore puoi vedere.
{{(Luglio o Agosto
1817.).}}