[1028,1]
1028 La cosa più durevolmente e veramente piacevole è
la varietà delle cose, non per altro se non perchè nessuna cosa è durevolmente e
veramente piacevole. (10. Maggio 1821.).
[1507,2] La brevità non piace per altro, se non perchè nulla
piace. Anche i maggiori piaceri
1508 si bramano, e
denno esser brevi, e lasciar desiderio, altrimenti lasciano sazietà. Ma non v'è
mezzo fra questi due estremi? non possono lasciar paghi? No. Se l'uomo potesse
appagarsi di un piacere nè la brevità nè la varietà (che deriva dalla brevità, e
l'include ed importa, ed è quasi tutt'uno con lei) non sarebbero piacevoli per
se stesse, nè amate dall'uomo. Ora siccome l'uomo non può restar pago, e la sua
peggior condizione è la sazietà, perciò una principalissima qualità de' piaceri
e delle sensazioni interiori o esteriori che servono alla felicità, si è che
lascino desiderio, si è la brevità, e varietà loro, e la varietà della vita.
(17. Agos. 1821.)
[1655,1]
1655 L'uomo si addomestica alla continua novità come alla uniformità, e allora l'oggetto
nuovo gli è tanto familiare, quanto un oggetto vecchio, e la novità in genere
gli è più familiare e ordinaria, che la uniformità. ec. (8. Sett.
1821.).
[51,2] Io considero le illusioni come cosa in certo modo reale
stante ch'elle sono ingredienti essenziali del sistema della natura umana, e
date dalla natura a tutti quanti gli uomini, in maniera che non è lecito
spregiarle come sogni di un solo, ma propri veramente dell'uomo e voluti dalla
natura, e senza cui la vita nostra sarebbe la più misera e barbara cosa ec. Onde
sono necessari ed entrano sostanzialmente nel composto ed ordine delle cose.
[368,1] Si suol dire che la monotonia fa parere i giorni più
lunghi. Così è quanto alle parti del tempo considerate separatamente. Ma quanto
al complesso è tutto l'opposto, perchè un giorno pieno di varietà, terminato che
sia ti parrà lunghissimo, anzi spesso ti avverrà di credere a prima giunta che
una cosa fatta, accaduta, veduta, ec. oggi, appartenga al giorno di ieri o ier
l'altro, perchè la moltiplicità delle cose allunga nella tua memora lo spazio, e
il maggior numero degli accidenti, accresce l'apparenza del tempo. All'opposto
in una vita tutta uniforme, spesso ti avverrà (e m'è avvenuto) di credere che
l'accaduto ieri o ier l'altro appartenga al giorno d'oggi, o quello di più
giorni fa, al giorno di ieri. E ciò per la ragione contraria, {e perchè l'uniformità impiccolisce l'immagine delle
distanze.} Così la monotonia
369 prolunga la
vita in quanto la lunghezza è penosa, e l'abbrevia in quanto la lunghezza è
piacevole e desiderata; e la tua vita passata nell'uniformità ti par brevissima
e momentanea, quando ne sei giunto al fine. (1. Dec. 1820.).