9. Settembre. 1823.
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Alla p. 3205.
Un suono dolce o penetrante, indipendentemente dall'armonia o melodia che può
sembrare aver rapporto alle idee, gli odori, il tabacco ec. influiscono
sull'immaginazione massimamente, e v'influiscono in modo al tutto fisico, cioè
senz'alcun rapporto per se stessi alle idee. Laddove quegli oggetti che agiscono
sull'immaginazione
3387 e la risvegliano ec. per mezzo
del senso della vista, lo fanno eccitando certe idee apposite, legate a quei
tali oggetti o per la lor propria forma, o per le rimembranze ch'essi destano
nella memoria, o per immagini adeguate e analoghe in qualunque modo a quella tal
vista ec. Niente di ciò accade nel suono semplicemente considerato, negli odori,
nel tabacco ec. se non accidentalmente, ed anche fuori di tale accidente, quelle
cose influiscono a dirittura sulla facoltà immaginativa. Così discorrasi anche
della luce per se stessa e indipendentemente dagli oggetti ch'ella ci discuopre
allo sguardo; perocchè anche la luce per se influisce e sveglia fisicamente la
facoltà immaginativa, senza relazione propria e particolare a veruna idea. Certo
l'immaginazione è visibilmente sottoposta a mille cause totalmente fisiche, che
la commuovono e scuotono, o l'assopiscono e intorpidiscono, la sollevano o la
deprimono, l'eccitano o la raffrenano, la scaldano o l'agghiacciano. Se dunque
l'immaginazione,
3388 perchè non l'ingegno? mentre
quella è pure una facoltà tutta spirituale, o tutta appartenente a ciò che
nell'uomo si considera come spirito; è una parte o facoltà dell'animo solo,
dello spirito ec. e dello stesso ingegno. (9. Settembre. 1823.).
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