Bologna. 8. Ottobre. 1825.
[4141,2] Dissimulato, Simulato, Dissimulé ec. per
dissimulatore ec. V. Forcellini.
[4141,3] Nel corso del sesto lustro l'uomo prova tra gli
altri un cangiamento sensibile e doloroso nella sua vita, il quale è che laddove
egli per lo passato era solito a trattare per lo più con uomini di età o
maggiore o almeno uguale alla sua, e di rado con uomini più giovani di se,
perchè i più giovani di lui non erano che fanciulli, allora spessissimo si trova
a trattare con uomini più giovani, perchè egli ha già molti inferiori di età,
che non sono però fanciulli, di modo che egli si trova quasi cangiato il mondo
dattorno, e non senza sorpresa, se egli vi pensa, si avvede di essere riguardato
da una gran parte dei suoi compagni come più provetto di loro, cosa tanto
contraria alla sua abitudine che spesso accade che per un certo tempo egli non
si avveda ancora di questa cosa, e séguiti a stimarsi {generalmente} o più giovane o coetaneo dei suoi compagni, come egli
soleva, e con verità, per l'addietro. (Bologna. 8.
Ottobre. 1825.)