6. Aprile. 1827.
[4273,3]
Tricae - tracasserie, tracasser, tracassier
ec.
[4273,4]
Aerugo, o rubigo o robigo, ruggine - rouille, coi derivati.
[4273,5]
Alla p. 4266.
Io stesso, che pur non ho maggior piacere che il leggere, anzi non ne {ho} altri, ed in cui il piacer della lettura è tanto più
grande, quanto che dalla primissima fanciullezza sono sempre vissuto in questa
abitudine (e l'abitudine è quella che fa i piaceri) quando talvolta per ozio, mi
son posto a leggere qualche libro per semplice passatempo, ed a fine solo ed
espresso di trovar piacere e dilettarmi; non senza maraviglia e rammarico, ho
trovato sempre che non solo io non provava diletto alcuno, ma sentiva noia e
disgusto fin dalle prime pagine. E però io andava cangiando subito libri, senza
però niun frutto; finchè disperato, lasciava la lettura, con timore che ella mi
fosse divenuta insipida e dispiacevole per sempre, e di non aver più a trovarci
diletto: il quale mi tornava però subito che io la ripigliava per occupazione, e
per modo di studio, e con fin d'imparare qualche cosa, o di avanzarmi
generalmente nelle cognizioni, senza alcuna mira particolare al diletto. Onde i
libri che mi hanno dilettato meno, e che perciò da qualche tempo io non soglio
più leggere, sono stati sempre quelli che si chiamano
4274 come per proprio nome, dilettevoli e di passatempo. (6.
Aprile. 1827.).