30. Nov. 1.a Domenica dell'Avvento.
[4418,1] All'uomo sensibile e immaginoso, che viva, come io
sono vissuto gran tempo, sentendo di continuo ed immaginando, il mondo e gli
oggetti sono in certo modo doppi. Egli vedrà cogli occhi una torre, una
campagna; udrà cogli orecchi un suono d'una campana; e nel tempo stesso
coll'immaginazione vedrà un'altra torre, un'altra campagna, udrà un altro suono.
In questo secondo genere di obbietti sta tutto il bello e il piacevole delle
cose. Trista quella vita (ed è pur tale la vita comunemente) che non vede, non
ode, non sente se non che oggetti semplici, quelli soli di cui gli occhi, gli
orecchi {e gli altri sentimenti} ricevono la
sensazione. (30. Nov. 1.a Domenica dell'Avvento.). {{V. p. 4502.}}