9. Maggio. - 10. Maggio. 1829.
[4502,5]
Alla p. 4418.
L'existence des êtres
finis est si pauvre et si bornée, que quand nous ne voyons que ce qui
est, nous ne sommes jamais émus. Ce sont les chimeres qui ornent les
objets réels, et si l'imagination n'ajoute un charme à ce qui nous
frappe, le stérile plaisir qu'on y prend se borne à l'organe, et laisse
toujours le cœur froid.
*
ib. 242.
[4502,6] Guardare per aspettare ec. del che altrove p.
3559. Aguato, agguato, aguatare, agguatare ec. per insidiare, vagliono
propriamente aspettare al passo, e in proprio senso equivalgono all'aguardar
spagnuolo.
[4502,7] Navita - nauta; navis - naufragium ec.; e simili.
[4503,1]
4503 Forma diminutiva italiana in astro. Pollastro, vincastro ec. Disprezzativa. Giovinastro, {medicastro, poetastro.} ec. Fors'anche frequentativa, e
in astrare. Così in francese: folâtre, folâtrer ec.
(9. Maggio.). {{Verdastro, verdâtre per
verdigno; e simili. Padrastro ec.}}
[4503,2] Torreo-tostum-tostar, spagn. Elixus, assus, forse
participii; e quindi assare, elixare, forse continuativi. Livio VII. 10.
linguam exserere, laddove l'antico annalista Quadrigario, ap. Gell. IΧ. 13., al quale allude lo stesso
Livio, linguam exsertare: benissimo
Quadrigario: e non è
frequentativo, ma continuativo, perchè, come ho detto altrove pp. 2815-18, il frequentativo indica il soler fare {(a non certi intervalli e tempi)} una cosa, e il non
farla continuamente, {di séguito} e ripetutamente in un
dato e piccolo spazio di tempo. Così considerati, anche i verbi in ico, e gli altri che si chiamano frequentativi, oltre
quelli in ito, si vedranno essere più propriamente
continuativi. (10. Maggio. 1829.).