15. Maggio 1821.
[1052,3]
Alla p. 988.
Citavano ancora non rare volte i latini (come Cic. nel libro de Senectute) passi anche lunghi di
scrittori greci recati da essi in latino. Non così i greci viceversa, se non
talvolta (e in tempi assai posteriori anche ai principii della Chiesa greca)
qualche passo di Padri o scrittori ecclesiastici latini rivolto in greco; ma ben
di rado, massime in proporzione delle molte autorità di padri greci ec. che
recavano i latini,
1053 voltandoli nel loro linguaggio.
E generalmente l'uso de' padri ec. latini nella Chiesa e scrittori greci, fu
sempre senza paragone minore di quello delle autorità greche nella Chiesa e
Scrittori ecclesiastici latini, non ostante la riconosciuta supremazia della
Chiesa Romana. (15. Maggio 1821.).