15. Maggio 1821.
[1054,1] Come senza una lingua sono quasi impossibili le
cognizioni e nozioni, massime non corporee, o immateriali, e senza una lingua
ricca e perfetta, la moltitudine e perfezione delle dette cognizioni ed idee, e
il perfezionamento o il semplice incremento delle lingue conferisce
assolutamente a quello delle idee, conforme ha evidentemente dimostrato, oltre a
tanti altri e più antichi {+da Locke in poi,
(Sulzer, l. cit. qui dietro, p. 101. nota del Soave)}
e massime più moderni, il Sulzer nelle
Osservazioni
citate nella pag. qui dietro; così
proporzionatamente senza una lingua {(propria)}
arrendevole, varia, libera ec. è difficilissima la perfetta cognizione, e il
perfetto sentimento e gusto dei segni proprii delle altre lingue, mancando o
scarseggiando l'istrumento della concezione dei segni, come nell'altro caso
sopraddetto, l'istrumento della concezione chiara e fissa, {determinata e formata} delle cose {e delle
idee,} e della memoria di dette concezioni. (15. Maggio
1821.).