25. Maggio 1821.
[1086,2]
viaf1072160606835416300009Siccome la perfezione gramaticale di una lingua
dipende dalla ragione e dal genio (la lingua francese è perfetta dalla parte
della ragione, ma non da quella del genio), viaf1072160606835416300009così ella può servire di scala per misurare il
grado della ragione e del genio ne' vari
popoli. (Con questa scala il genio francese sarà
trovato così scarso e in così basso grado, come in alto grado la ragione di
quel popolo.) viaf1072160606835416300009Se per esempio non
avessimo altri monumenti che attestassero il genio felice de' Greci, la loro lingua pur
basterebbe. (Lo stesso potremo dire degl'italiani avuto
riguardo alla proporzione de' tempi moderni, che
1087 non sono quelli del genio, coi tempi antichi.) viaf1072160606835416300009Quando una lingua, generalmente
parlando,
{+(cioè non di una o più frasi, di
questa o quella finezza in particolare, ma di tutte in grosso)}
viaf1072160606835416300009è insufficiente a rendere in una
traduzione le finezze di un'altra lingua, egli è una prova sicura
che il popolo per cui si traduce ha lo spirito men coltivato che
l'altro. (Che diremo dunque dello spirito de'
francesi dalla parte del genio? La cui lingua è insufficiente a rendere le
finezze non di una sola, ma di tutte le altre lingue? Che la
Francia non abbia avuto mai, {+v. p. 1091.} nè sia disposta per
sua natura ad avere geni veri ed onnipotenti, e grandemente sovrastanti al resto
degli uomini, non è cosa dubbia per me, e lo viene a confessare implicitamente
il Raynal. Dico geni sviluppati,
perchè nascerne potrà certo anche in
Francia, ma svilupparsi non già, stante le
circostanze sociali di quella nazione.) Sulzer ec. l. cit. qui
dietro. p. 97.
(25. Maggio 1821.).