28. Maggio 1821.
[1100,1]
1100 L'uomo non si può muovere neanche alla virtù, se
non per solo e puro amor proprio, modificato in diverse guise. Ma oggi quasi
nessuna modificazione dell'amor proprio può condurre alla virtù. E così l'uomo
non può esser virtuoso per natura. Ecco come l'egoismo universale, rendendo per
ogni parte inutile anzi dannoso ogni genere di virtù all'individuo, e la
mancanza delle illusioni {e di cose che le destino, le
mantengano, le realizzino,} producono inevitabilmente l'egoismo
individuale, anche nell'uomo per indole più fortemente e veramente e vivamente
virtuoso. Perchè l'uomo non può assolutamente scegliere quello che si oppone
evidentemente e per ogni parte all'amor
proprio suo. E perciò gli resta solo l'egoismo, cioè la più brutta modificazione
dell'amor proprio, e la più esclusiva d'ogni genere di virtù. (28. Maggio
1821.).