9. Sett. 1821.
[1657,1] Tutto è materiale nella nostra mente e facoltà.
L'intelletto non potrebbe niente senza la favella, perchè la parola è quasi il
corpo dell'idea la più astratta. Ella è infatti cosa materiale, e l'idea legata
e immedesimata nella parola, è quasi materializzata. La nostra memoria, tutte le
nostre facoltà mentali, non possono, non ritengono, non concepiscono esattamente
nulla, se non riducendo ogni cosa a materia, in qualunque modo, ed attaccandosi
sempre alla materia quanto è possibile; e legando l'ideale col sensibile; e
notandone i rapporti {più o meno lontani,} e servendosi
di questi
1658 alla meglio. (9. Sett.
1821.). {{V. p. 1689. capoverso
2.}}