17. Sett. 1821.
[1719,1]
1719 Quanto il corpo influisca sull'anima. Un abito di
attività o di energia che abbia contratto il corpo per qualunque cagione, dà
dell'attività, dell'energia, della prontezza ec. anche allo spirito, sia pure il
meno esercitato in se stesso. E siccome il detto abito può essere effimero e
passeggero, così anche il detto effetto è molte volte giornaliero, ed anche di
sole ore. Questa osservazione si può molto stendere tanto in se stessa, quanto
applicandola ad altri generi di assuefazioni ed abiti corporali costanti o
passeggeri, che parimente producono una simile assuefazione o abito o facoltà
nello spirito, ancorchè esso non entri punto e non prenda veruna parte in quella
del corpo: come se io, senza alcuna riflessione o azione del pensiero, mi trovo
oggi in circostanza di agire assai e far molto esercizio corporalmente e
materialmente. Molti esempi di ciò si potrebbero addurre, tanto individuali,
quanto anche nazionali, ed applicabili a spiegare molti diversi caratteri di
diversi popoli. (17. Sett. 1821.).