25. Nov. 1821.
[2165,1]
{I latini aveano pur forse delle parole
proprie o già usate o nuove da sostituire a queste scritte in greco, o prese
dal greco. Di più esse non erano in uso nel linguaggio latino in quelle
materie (come georgica per agricultura ec.), e neppur credo che esistesse
poema greco con tal titolo, ec. almeno famoso.}
Alla p. 988.
Fino i titoli delle loro opere i latini gli scrivevano bene spesso, non solo con
parole, ma con elementi greci ancora, come l'ἀποκολοκύντωσις di Seneca, parecchi libri logistici o
satirici di Varrone
(v. Fabric., B. lat. t. 1. p. 88.
e 428. not. d.), cioè nello stesso secolo aureo della latinità;
lasciando i titoli interamente greci per origine, per terminazione ancora ec.
come Metamorphoseon, Epodon di Orazio, Georg. e Bucol. ed Eclog. di
Virgilio, Ephemeris di Ausonio, ed altri veramente infiniti in tutti
2166 i secoli della latinità. Le quali cose non
ardiremmo noi (nè forse i tedeschi, i russi ec.) di far col francese, malgrado
l'inondazione del francesismo, la sommersione che questo ha prodotta delle
lingue native ec. (al che certo non arrivò la greca rispetto alla latina);
l'esser la lingua e le parole francesi, almen tanto generalmente intese in
ciascuna nazione civili[civile], ed in tutte
insieme, quanto la greca a quei tempi nella nazion latina, e nelle altre (anzi
nelle altre assai meno che il francese oggidì): e malgrado che gli elementi
francesi non differiscano dagl'italiani ec. come differivano i greci da' latini,
il che doveva rendere assai più strano {e discordante e
barbaro} un titolo forestiero ad un'opera nazionale, un titolo greco a
un'opera latina. (25. Nov. 1821.).