29. Nov. 1821.
[2192,1]
Alla p. 1154.
marg.
Sonitare sono incerto se venga da sonatus o da sonitus di sonare. Perocchè che il verbo sonare avesse
2193 da prima effettivamente questo participio (o
supino) sonitus, benchè ignoto a' buoni autori (anzi a
tutti), lo mostra evidentemente, primo il verbale sonitus
us, o i, secondo ciò che ho detto p. 2146. segg. (in spagn.
sonido); secondo il pret. sonui, (raro
sonavi, dice il Forcell.) e il vedere
che il verbo sono fu anticamente della terza e forse
anche della 4. congiugazione V. il Forc.
Sono in fine. Le quali ragioni mi persuadono
che sonitare venga certo da sonitus e appartenga a quei verbi de' quali p. 1112 dopo il mezzo - 1113. Queste osservazioni si
ponno parimente applicare forse anche a domitus, crepitus, (crepitus us si
trova similmente), rogitus, e a' verbi domitare ec. de' quali p. 1154. E chi sa che non si possano estendere a
tutti cotali verbi che paiono formati da un participio in atus, cangiato nella formazione in itus?
(29. Nov. 1821.). {+Restitare o vien da restatus o da restitus (participio o
supino ambedue obsoleti) o forse è una metatesi di resistere, ma non credo ec. Del rimanente sto ha statum e status us, persto
perstatum ec. consto
atum.}