8. Dic. 1821.
[2236,1] Spessissimo anzi quasi sempre, dalle voci latine
comincianti per ex noi abbiamo tolto la e, e il c, e cominciatele
per s, specialmente, anzi propriamente allora quando
la ex era seguita da consonante, sicchè la nostra s
viene ad essere impura. Nel qual caso che cosa soglian fare gli spagnuoli e i
francesi, l'ho detto altrove pp. 812-14 parlando della s iniziale impura. Parrà che costoro, solendo
conservare la e, si accostino
2237 più di noi al latino, e nondimeno chi vuol vedere che l'antico
volgare latino, ed anche gli scrittori più antichi, usavano di far nè più nè
meno quel che facciamo noi, osservi il Forc. in Stinguo (e forse
anche in molti altri luoghi), verbo che anche noi anticamente dicemmo per estinguo, e così stremo per
estremo,
{+sperimento,
esperimento; sperto, esperto; spremere da
exprimere da cui pure abbiamo esprimere, sclamare da exclamare, onde pure esclamare;} e
così altre tali voci che hanno {{pur}} conservata la e, la perdono o a piacer dello scrittore, o nei nostri
antichi, o nella bocca del popolo ec. E forse l'avere gli spagnoli e i francesi
la e in tali parole, non è tanto conservazione, quanto
maggiore {e doppia} corruzione; vale a dire che,
secondo me, essi volgarmente da principio dissero come noi, cioè colla s impura iniziale, e poi per proprietà ed inclinazione
de' loro organi, che mal la soffrivano, o a cui riusciva poco dolce ec.
v'aggiunsero, non
2238 prendendola dal latino ma del
loro, la e iniziale. Infatti essa si trova sempre o
quasi sempre nelle parole che anche nel latino scritto, e dell'aureo secolo, e
per loro natura ed etimologia ec. cominciano colla s
impura, siccome pur fanno sempre in italiano. {{V. p.
2297.}}
[2238,1] Del resto non sarebbe maraviglia che posti per
estremi da una parte il volgar latino, e lo scritto, dall'altra i volgari
italiano, spagnolo francese, si trovasse che questi due ultimi si accostano più
(nel materiale intendo, e nell'estrinseco, e particolare) allo scritto che al
volgare latino, e l'italiano al contrario. Perocchè in
italia il volgare latino era lingua naturale, e come
naturale e indigeno venne a noi sotto la nuova spoglia di lingua italiana. In
francia
è[e]
spagna esso era forestiero, e quindi imparato, e quindi ec. ec. (8. Dic.
1821.)