10. Gen. 1822.
[2342,1]
2342 Il mondo deride chi fedelmente e sinceramente
osserva i suoi doveri, o prova effettivamente e segue i sentimenti dettati dalla
natura e dalla morale; e si scandolezza e biasima chi trascura pubblicamente i
medesimi doveri, chi mostra di disprezzarli, chi pienamente non gli adempie in
faccia al pubblico, quando anche egli abbia i suoi giustissimi motivi per non
farlo, e non seguire il costume in
questa parte. Una donna è derisa s'ella piange sinceramente il suo marito
recentemente morto, se a chi la tratta, dà segno di sentir vivo e vero dolore
della sua perdita; ma s'ella, anche per circostanze imperiose, trascura il
menomo dei doveri che il costume impone in questi casi, s'ella un giorno più
presto del tempo prescritto dall'uso si fa vedere in pubblico, s'ella, anche a
solo fine di portar qualche alleggerimento al suo vero dolore, si permette prima
del detto tempo, qualche menomo spasso o distrazione, il mondo severissimamente
la giudica, e inesorabilmente la condanna, senz'aver riguardo a ragioni nè
circostanze, per reali che possano essere, e non lascia di mordere
2343 e di riprendere la più piccola violazione dei
doveri apparenti, mentre è prontissimo a schernire chi gli osservi di buona fede
ec. (10. Gen. 1822.).