10. Giugno 1822.
[2470,1]
Proma voce latina, feminino {sustantivo} di promus, è da aggiungersi al Lessico e all'Appendice del Forcellini.
{Il Forcellini dice: Promus i, m. (cioè mascolino) semplicemente, e non ha esempi del feminino, se non uno in aggettivo.} Sta in un frammento del libro primo OEconomicorũ di Cicerone, portato da Columella, e nella mia edizione di Senofonte (Lipsiae 1804, cura Car. Aug. Thieme, ad recensionem Wellsianam) t. 4. p. 407. Vi si legge haec primo tradidimus. Errore. Leggi promae. Corrisponde
2471 al τῇ ταμίᾳ di Senofonte
Οἰκονομικοῦ c. 9. art. 10. ταῦτα δὲ τῇ ταμίᾳ παρεδώκαμεν. E che anche Cicerone l'abbia detto in femminino, e non v. g. promo, apparisce da quel che segue: eamque
admonuimus etc.{{, cioè promam. Questo errore è anche nella mia edizione di Columella l. 12. c. 3. (forte al. 4.) dov'è portato il detto passo. (10. Giugno 1822.).}}
