22. Dic. 1822.
[2660,2]
Nella sopraddetta disputazione è notabile un
frammento (c. 15. p. 243.), dove Cicerone in persona di Filo ricorda quella favolosa opinione che avevano gli Arcadi
2661 e gli Ateniesi d'essere αὐτόχθονες cioè terrae filii, perlochè stimandosi di diversa origine e
natura dagli altri uomini, niente stimavano di dovere alle altre nazioni, benchè
riconoscessero leggi e diritti che obbligassero ciascuno individuo della propria
nazione verso gli altri individui della medesima. v. quivi la nota 1. del Mai. (22. Dic. 1822.)
{{V. p. 2665.}}