15. Marzo. 1823.
[2682,2]
In vero rare volte
interviene che chi non è assueto
2683 a
scrivere, per erudito che egli si sia, possa mai conoscer perfettamente
le fatiche ed industrie degli scrittori, nè gustar la dolcezza ed
eccellenza degli stili, e quelle intrinseche avvertenze che spesso si
trovano negli antichi.
*
Il medesimo, ivi, p. 79. Da quanto
pochi adunque può sperar {degna,} vera ed intima {e piena} e perfetta stima e lode il perfetto scrittore o
poeta! {+e per quanto pochi scrive e
prepara piaceri colui che scrive perfettamente! V. p. 2796.}
(15. Marzo. 1823.).