18. Nov. 1823.
[3891,2] Il carattere ec. ec. degli uomini è vario, e riceve
notabili differenze non solo da clima a clima, ma eziandio da paese a paese, da
territorio a territorio, da miglio a miglio; non parlando che delle sole
differenze naturali. Ne' luoghi d'aria sottile, gl'ingegni sogliono esser {+maggiori e più svegliati e capaci, e
particolarmente} più acuti e più portati e disposti alla furberia. I
più furbi per abito e i più ingegnosi per natura di tutti gl'italiani, sono i
marchegiani: il che senza dubbio ha relazione colla sottigliezza ec. della loro
aria. Similmente gl'italiani in generale a paragone delle altre nazioni.
Mettendo il piede ne' termini della Marca si riconosce
visibilmente una fisonomia più viva, più animata, uno sguardo più penetrante e
più arguto che non è quello de' convicini, nè de' romani stessi che pur vivono
nella società e nell'uso di una gran capitale. Così discorrasi delle altre
3892 differenze ec. Gli abitatori de' monti
differiscono notabilmente, se non di corpo, certo di spirito, carattere,
inclinazione ec. da quelli degli stessi piani e valli lor sottoposte; i
littorani da' mediterranei lor confinanti ec. ec. anche parlando delle sole
differenze cagionate dalle diversità naturali de' luoghi ec. Infinito è il numero delle cagioni anche {semplicemente} naturali che producono differenze tra gli
uomini, e queste, benchè or maggiori or minori, sempre notabili, e più notabili
assai che in niun'altra specie di viventi, a causa dell'estrema conformabilità e
modificabilità dell'uomo, e quindi suscettibilità di essere influito dalle
cagioni anche menome di varietà, di alterazione ec. che in altri esseri o non
producono niuna varietà, o piccolissima ec. Le dette cagioni di varietà
s'incrociano per così dir tra loro, perchè il calor del clima produce un
effetto, la grossezza dell'aria un altro contrario, e ambedue le dette cagioni
s'incontrano bene spesso insieme; e così discorrendo. Esse si temperano, si
modificano, si alterano, si diversificano, s'indeboliscono, si rinforzano
scambievolmente in mille guise secondo le infinite diversità {loro, e} de' loro gradi, e delle loro combinazioni scambievoli ec.
ec. e altrettante diversità, cioè infinite, e diversità di diversità, e tutte
notabili, ne seguono ne' caratteri degli uomini. Queste osservazioni si
applichino a quelle della p.
3806-10. e a quelle sopra le differenze vere [p. 1553]
[pp.
1819-22]
pp. 3197-206
pp. 3344-47 , cioè
naturali, de' talenti, o innate, o acquisite e contratte
3893 naturalmente, e per cause {e
circostanze} semplicemente naturali e indipendenti nell'esser loro
dalle sociali, dagli avvenimenti ec. e che avrebbero operato ed operano per se
stesse proporzionatamente anche negli uomini primitivi, ne' selvaggi ec. che
operano ancora, benchè infinitamente meno, negli animali, piante ec. ec. {+a proporzione, e} secondo la loro
suscettibilità, e la qualità e il grado e le combinazioni ec. d'esse cause e
circostanze ec. ec. (18. Nov. 1823.)