12. Dec. 1823.
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Alla p. 3927.
Questa moltiplicità incalcolabile di cause e di effetti ec. nel mondo morale non
deve nè parere assurda o difficile ad ammettersi nè far meraviglia a chi
consideri com'ella si trova evidentemente, e del pari infinita e incalcolabile
nel mondo fisico. Nè la medicina, nè la fisiologia, nè la fisica, nè la chimica,
nè veruna anche più esatta e più materiale scienza che tratti delle più
sensibili e meno astruse parti ed effetti della natura, {#1. V. p. seg. [p. 3978,1].} non
possono mai {specificare nè} calcolare nemmeno per
approssimazione, se non in modo larghissimo, nè il numero nè il grado {#2. e il più e il meno, nè tutti i rapporti
ec.} delle infinite diversità di effetti che secondo le infinite
combinazioni {#3. e rapporti scambievoli
ec. e influenze e passioni scambievoli ec.} che possono avere ed hanno
effettivamente luogo, risultano dalle cause anche più semplici più poche e
limitate, che dette scienze assegnano; nè le infinite modificazioni di cui dette
cause, secondo esse combinazioni, sono suscettibili, ed a cui sono
effettivamente soggette. E non per tanto, almeno in grandissima parte, esse
cause non si possono volgere in dubbio, e nessuno dalla detta impossibilità di
specificare e calcolare esattamente e pienamente, risolve ch'esse cause non
sieno le vere, e moltissime sono evidenti e sotto gli occhi, e così il loro modo
di agire, le loro relazioni cogli effetti ec., i quali tuttavia non sono più
calcolabili nè numerabili. {V. p. 3990.} Basti
solamente osservare le cause e gli effetti che agiscono ed hanno luogo nel corpo
umano, e le infinite diversità ed anche contrarietà che per differenze, sovente
impercettibili, di combinazioni, hanno luogo negli accidenti e passioni d'esso
corpo anche in individui conformissimi, in un tempo medesimo, in circostanze che
possono parere conformissime,
3978 in un medesimo
individuo ec. Nè per tanto si può dubitare di quelle cause, purchè d'altronde
ec. nè se ne dubita, nè si condannano quei sistemi e quei metodi ec. de' quali
in quanto a questo particolare niuno uomo potrebbe pensarne o usarne un
migliore. (12. Dec. 1823.).