12. Dec. 1823.
[3978,1]
Alla p.
antecedente. - niuna parte, niun sistema di esse scienze, anche il più
dimostrato, niun ordine, niun metodo di trattarle, per efficace, accurato,
minutissimo, ordinatissimo, solertissimo che possa essere; se esse scienze o
sistemi non si fingono e suppongono, determinano, conformano e circoscrivono i
subbietti e lor qualità {+vere o
immaginarie} a modo loro, come fanno le matematiche e, p. e. la
meccanica nella considerazione delle forze {fisiche} e
de' loro effetti.
[3978,2] Le scienze e i sistemi non possono andare che per
via di paradigmi e di esempi, supponendo tali e tali subbietti, di tali e tali
qualità in tali e tali circostanze ec. ovvero generalizzando, sia col salire da
questi particolari esempi alla {{università de'}}
subbietti in qualche modo diversi, e delle combinazioni diverse, sì nelle cause
sì negli effetti; sia in qualunque altra guisa. E tutte sono obbligate di fare
più o meno come le matematiche, che per considerare gli effetti delle forze,
suppongono i corpi perfettamente duri, e perfettamente levigati, e l'assenza del
mezzo, ossia il vóto, ec.; e così il punto indivisibile ec. (12. Dec.
1823.). {{V. Thomas
Éloge de Descartes, Oeuvres,
Amsterdam 1774. t. 4. p. 47.
seg.}}