12. Marzo. 1825.
[4126,2]
Ferramenta, vasellamenta, e
simili, da' nomi in ento. Comandamenta.
[4126,3] Dalla mia teoria
del piacere séguita che l'uomo e il vivente anche nel momento del
maggior piacere della sua vita, desidera non solo di più, ma infinitamente di
più che egli non ha, cioè maggior piacere in infinito, e un infinitamente
maggior piacere, perocchè egli sempre desidera una felicità e quindi un piacere
infinito. E che l'uomo in ciascuno istante della sua vita pensante e sentita
desidera infinitamente di più {o di meglio} di ciò
ch'egli ha. (12. Marzo. 1825.).