Recanati 30. Mar. ult. Venerdì. 1827.
[4265,2] λοϕνία - λοϕνίς, λοϕία o λοϕίη - λοϕίς. V. Casaub.
ad Athenae. l. 15. c. 18. {{ϕρουρά - ϕρούριον. ἴχνος - ἴχνιον.}}
[4265,3] ἑλάνη - σελάνη. V. ibid.
[4265,4] Se era intenzione della natura, facendo l'uomo così
debole e disarmato, che egli provvedendo alla vita ed al ben essere suo
coll'ingegno, arrivasse allo stato di civiltà; perchè tante centinaia di nazioni
selvagge e barbare dell'America, dell'Africa,
dell'Asia
dell'Oceanica, non vi sono arrivate ancora, non hanno fatto alcun
4266 passo per arrivarvi, e certo non vi arriveranno
mai, nè saranno mai civili in niun modo (o non sarebbero mai state), se noi non
ve li ridurremo (o non ve gli avessimo ridotti)? Le quali nazioni sono pure una
buona metà, e più, del genere umano in natura. Perchè dato ancora che le
popolazioni civili, nella somma loro, vincano di numero d'uomini la somma delle
non civili nè state mai civilizzate, questa moltitudine di quelle è posteriore
alla civilizzazione, ed effetto di essa: la quale favorisce la moltiplicazion
della specie e l'aumento della popolazione. È stata dunque la natura così
sciocca, e {così} mal provvidente, che ella abbia missed il suo intento per più della
metà? (Recanati 30. Mar. ult. Venerdì. 1827.).