14. Febbraio 1821.
[655,1]
Examinez votre caractère, et mettez à profit vos défauts; il n'y en a
point qui ne tienne à quelques vertus, et qui ne les favorise. La Morale
n'a pas pour objet de détruire la nature, mais de la
perfectionner.
*
Mme Lambert, Avis d'une Mère a sa fille,
lieu cité ci-dessus, p.
84. E segue mostrando con parecchi esempi, come ciascuna
656 imperfezione conduca, serva, e quasi racchiuda
qualche virtù, conchiudendo: Il n'y a pas une
foiblesse, dont, si vous voulez, la vertu ne puisse faire quelque
usage.
*
ib. p. citée. Da
queste osservazioni fatte anche da molti altri, si può dedurre una verità molto
generale ed importante, cioè con quanto leggere modificazioni quelle qualità
umane che si chiamano viziose, e si presumono vizi naturali e inerenti, si
riducano e si trovino, non esser altro che buone e giovevoli qualità, e come in
origine e nella prima costituzione dell'uomo fosse buono ancor quello che ora
pare essenzialmente e primitivamente cattivo, perciocchè essendosi facilmente
corrotte quelle prime qualità naturali, e distoltesi dal loro fine, e non
conoscendosi più a qual buon fine potessero esser destinate; la depravazione
nostra ch'è opera dell'uomo, si prende per vizio naturale ed innato; e si
confonde il mal uso delle qualità che si chiamano naturali, col buon uso a cui
la natura le aveva destinate, e che ora non si scuopre più facilmente.
657 In somma da tutto ciò si conferma la dottrina della
perfezione naturale, e primitiva dell'uomo, considerando come sieno
originalmente buone {anche} quelle qualità, che per una
parte si hanno per naturali ed innate, e sono; per l'altra, si hanno per
naturalmente cattive, e non sono: ma questo errore fa che la natura si creda
viziosa, e bisognosa della ragione. La qual ragione, anch'essa, abbiamo
spessissimo dimostrato ch'è un sommo vizio, e contuttociò ell'è innata. Ma tal
quale era innata, non era vizio; bensì è vizio tal quale ella si trova, ed è
adoperata oggidì. (14. Feb. 1821.).