28. Feb. 1821.
[703,2] Non possiamo nè contare tutti gli sventurati, nè
piãgerne[piangerne] uno solo
degnamente.
[703,3] Allo sviluppo ed esercizio della immaginazione è
necessaria la felicità o abituale o presente e momentanea; del sentimento, la
sventura. Esempio me stesso: e il mio passaggio dalla facoltà immaginativa, alla
sensitiva, essendo quella in me presso ch'estinta. (28. Feb.
1821).