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Anniversarii.

Anniversaries.

60,12 1438,1 2255,1 2322,12

[60,2]  È pure una bella illusione quella degli anniversari per cui quantunque quel giorno non abbia niente più che fare col passato che qualunque altro, noi diciamo, come oggi accadde il tal fatto, come oggi ebbi la tal contentezza, fui tanto sconsolato ec. e ci par veramente che quelle tali cose che son morte per sempre nè possono più tornare, tuttavia rivivano e sieno presenti come in ombra, cosa che ci consola infinitamente allontanandoci l'idea della distruzione e annullamento che tanto ci ripugna e illudendoci sulla presenza di quelle cose che vorremmo presenti effettivamente o di cui pur ci piace di ricordarci con qualche speciale circostanza; come va sul luogo ove sia accaduto qualche fatto memorabile, e dice qui è successo, gli pare in certo modo di vederne qualche cosa di più che altrove non ostante che il luogo sia p. e. mutato affatto da quel ch'era allora ec. Così negli anniversari. Ed io mi ricordo di aver con indicibile affetto aspettato e notato e scorso come sacro il giorno della settimana e {poi} del mese e poi dell'anno rispondente a quello dov'io provai per la prima volta {un tocco di} una carissima passione. Ragionevolezza benchè illusoria ma dolce delle istituzioni feste ec. civili ed ecclesiastiche in questo riguardo.

[1438,1]  Bellissima istituzione è quella del Cristianesimo di consacrare ciascun giorno alla memoria di qualcuno de' suoi Eroi, o di qualcuno de' suoi fasti, celebrando con solennità, o universalmente quei giorni che appartengono alla memoria de' fasti più importanti alla Chiesa universale, o particolarmente quei giorni che spettano ad un Eroe la cui memoria interessa questo o quel luogo in particolare ec. ec. Dal che risultano le uniche feste popolari che questo tempo conservi. E l'influenza delle feste popolari sulle nazioni è somma, degnissima di calcolo per li politici, utilissima quando risveglia gli animi alla gloria, colla rimembranza, e la pubblica e solenne celebrazione e quasi proposizione de' grandi esempi ec.

[2255,1]  Circa il costume antico di celebrare il dì natalizio o genetliaco delle persone insigni per letteratura ec. anche dopo la loro morte (oltre quello dei viventi, degli amici ec. del che puoi vedere parecchie odi d'Orazio, e gli antiquarii ec. ec. nè solo circa il genetliaco, ma circa molte altre ricorrenze anniversarie, o pubbliche o private, celebrate pubblicamente o privatamente come festive); v. l'Heyne, Vita Virgilii per annos digesta, anno Virgilii I. e gli autori ch'ei cita, e le note ai medesimi. (15. Dic. 1821.). {V. in particolare Oraz. od. II. lib. 4. v. 13-20. e quivi i comentatori, ed osserva il costume di celebrare, e aver per sacro e festivo anche il dì proprio natalizio anniversario.}

[2322,2]  Gli antichi non solo celebravano i giorni natalizi, ma anche gli anniversarii delle morti. V. il quinto dell'Eneide, e segnatamente vers. 46-54. Celebravano pure gli anniversarii di vittorie riportate ec. come di quella d'Azio, per cui s'istituirono i giuochi Aziaci. V. Heyne P. Virg. Maron. Vita per annos digesta, anno U. C. 723. Così in Atene la festa di Pallade nell'anniversario (se non erro) della battaglia di Maratona o di Salamina. Celebravano annualmente in diversi tempi, diverse  2323 regolari festività in onore di questo o quel Dio, aggiunteci bene spesso delle ricordanze di cose patrie. ec. Le Cereali ec. in Atene. I Lupercali a Roma. ec. Le feste secolari in onore di Apollo e Diana (v. Carmina sęcularia di Orazio.). Le feste in onore di Bacco ec. ec. (2. Gen. 1822.)