[23,6] Il Testi ha dicitura competentemente poetica ed elegante, non manca
d'immagini, ha anche qualche immaginetta graziosa (come dove dice di Davidde: E allor che in
Oriente il dì nascea Usciva a pascer l'agne Su la costa del monte o
lungo il rio
*
, nella Canzone Nelle squallide spiagge ove
Acheronte) ha sufficiente grandiosità ed anche qualche
eloquenza, le sentenze non sono mal collocate nè esposte, quantunque non nuove,
riesce anche benino assai nelle Canzoni filosofiche all'Oraziana, imita spesso e qualche volta
quasi traduce Orazio, ma non ha
l'animatezza la scolpitezza, e la concisa nervosità e muscolosità ed energia e
lo spirito del suo stile, nè molta originalità e novità, nè proprio proprio
sublimità di concetti e d'invenzioni. Ma tutti i pregi che ho detto, salvo
solamente la grandiosità e l'eloquenza risplendono massimamente nelle Canz. della prima parte che sono
per la più parte filosofiche e Oraziane,
{dove lo stile è castigato e non manca leggiadria di
maniere e di concetti,} perchè nelle altre parti, quantunque s'innalzi
maggiormente, e metta fuori più forza, e facondia, e più energiche immagini e in
somma sia più pindarico, è difficile trovar canzone che non sia malamente e
sporcamente e visibilmente e tenacemente imbrattata della pece del suo secolo,
che nella prima parte appena appena si scorge qua e là come macchiuzze, e forse
qualche canzona n'è libera affatto e può parere d'un altro secolo. In oltre la
dicitura
24 diventa meno elegante e pulita e {spesso le voci e le locuzioni le metafore i traslati sono
prosaici.} In somma si vede molto il febbricitante e {il} mal lavorato {e mal limato}
del seicento.
[28,3] Dei quattro lirici ch'io ho mentovati di sopra oltre il
Manfredi e il Zappi che sono di un'altra classe, mentre questi
appartengono a quella de' Pindarici e Alcaici e Simonidei ed Oraziani, ossia
Eroici e Morali principalmente, io do il primo luogo al Chiabrera, il secondo al Testi de' quali se avessero avuto più studio e più
fino gusto, e giudizio più squisito quegli avrebbe potuto essere effettivamente
il Pindaro, e questi effettivamente
l'Orazio italiano. Tra il Filicaja e il Guidi non so a chi dare la preferenza; mi basta che
tutti e due sieno gli ultimi e a gran distanza degli altri due, mentre, secondo
me, quando anche fossero stati in tempi migliori, non aveano elementi di lirici
più che mediocri anzi forse non si sarebbero levati a quella fama ch'ebbero e in
parte hanno.
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