2. Nov. 1821.
[2037,2] La semplicità bene spesso non è altro
2038 che quella cosa, quella qualità, quella forma,
quella maniera alla quale noi siamo assuefatti, sia naturale o no. Altra cosa,
forma, ec. benchè assai più semplice in se, o più naturale ec. se non ci par
semplice, perchè ripugna, o è lontana dalle nostre assuefazioni.
[2038,1] Quindi è che le stesse cose, qualità, maniere ec.
naturali, o l'imitazione o l'espressione ec. di esse {naturalissimamente fatta,} sovente non ci par semplice, perchè non vi
siamo assuefatti, o ce ne siamo dissuefatti; e per la stessa ragione per cui non
par naturale. Ciò accade sopra tutto ai francesi. L'idea {e
il senso} della semplicità e naturalezza varia del tutto secondo le
assuefazioni (anche in uno stesso individuo, tutto giorno): e il semplice e il
naturale de' francesi è tutt'altro da quello de' primitivi, degli antichi, delle
altre nazioni ec. e ciò in tutti i generi.
[2038,2] Il semplice in gran parte non è che l'ordinario: e
lo straordinario difficilmente par semplice. Ora qual cosa più relativa
dell'ordinario
2039 e straordinario? (2. Nov.
1821.).