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14. Gen. 1822.

[2350,2]  Alla p. 2349. Virg. En. 2. 599. 600. et, ni mea cura resistat, Jam flammae tulerint, inimicus et hauserit ensis. * In vece di tulissent, o ferrent. Locuzione comunissima nell'elegante latinità, ed analoga anch'essa al proposito nostro. {+Così En. 3. 187. crederet, e moveret per credidisset, e movisset, avrebbe creduto, o mosso. Locuzione pure frequentissima. Traherent per traxissent En. 6. 537. Admoneat e irruat per admoneret irrueret, ib., 293.-4. e diverberet parimente; modo pure elegante e ordinarissimo.} Generalmente si può osservare una gran varietà, ed un grand'uso di figure di dizione presso gli scrittori latini circa i tempi del congiuntivo, ora scambiati fra loro, come qui che il perfetto sta in vece del piucchè perfetto, ora scambiati con quelli dell'indicativo ec. E la stessa varietà si trova intorno ai medesimi tempi nelle 3. lingue figlie, varietà o relativa alla lingua latina, o ad esse stesse fra loro, o a ciascuna di esse in se stessa. Varietà derivata certo dal volgare latino, come si vede per gli addotti esempi. (14. Gen. 1822.).