12. Sett. 1821.
[1684,1] Piace naturalmente ed universalmente (anche a'
vecchi) la vivacità della fisonomia, moti, espressioni, stile, costumi, maniere
ec. ec. Che vuol dir ciò? Viene in parte dallo straordinario, ma nella parte
principale questo piacere è indipendente dal bello: egli viene in ultima analisi
da una inclinazione (innata) della natura
1685 alla
vita, ed odio della morte, e quindi della noia, dell'inattività, e di ciò che
l'esprime, come la melensaggine. Inclinazione ed odio che si manifesta in mille
altre parti della vita umana, anzi in tutto l'uomo, anzi in tutta la natura.
Bensì ella {pur} varia nelle proporzioni, secondo i
temperamenti, le circostanze, {ec.} e sarà piacevole, e
(come dicono) bella per costui una vivacità che sarà brutta per colui, bella
oggi, brutta domani, bella per una nazione, brutta per un'altra ec. ec. ec.
(12. Sett. 1821.).