29. Agos. 1821.
[1583,1] Nessuno vede più degli altri, ma qualcuno osserva e
combina più degli altri. Quello che accade nelle scienze fisiche, accade nelle
metafisiche e morali. In quelle e in queste, una scoperta fatta si comunica e
partecipa a chicchessia. Un ragionamento ben espresso e sviluppato il quale
conduca alle verità le più remote dall'opinione e dalla cognizione comune, può
subito essere inteso dallo stesso volgo. Ognuno può vedere da che uno ha veduto.
ec. ec. (29. Agos. 1821.). {{V. p.
1767.}}