26. Sett. 1821.
[1794,1]
᾽Εγὼ μέντοι, (io però) καίπερ ὑπερχαίρω[ὑπερχαίρων] ὅταν ἐχϑρὸν τιμωρῶμαι πολὺ μᾶλλόν μοι δοκῶ ἥδεσϑαι ὅταν τι τοῖς ϕίλοις ἀγαϑὸν ἐξευρίσκω. Parole di Agesilao (modello di virtù, secondo Senofonte, dovunque egli ne parla) a Coti re de' Paflagoni, messegli in bocca da Senofonte, l'uno de' primi maestri di morale a' suoi tempi. (῾Eλληνικῶν ἱστοριῶν β. δ΄. κ. α΄, § ε΄.) Oggi chi volesse dire una sentenza notabile, direbbe tutto il rovescio. Così cambia la morale. (26. Sett. 1821.).