24. Ott. 1821.
[1982,2] Quello che ho detto altrove pp. 1744-47
pp.
1927-30 degli effetti della luce, del suono, e d'altre tali sensazioni
circa l'idea dell'infinito, si deve intendere non solo di tali sensazioni nel
naturale, ma nelle loro imitazioni ancora, fatte dalla pittura, dalla musica,
dalla poesia
1983 ec. Il bello delle quali arti, in
grandissima parte, e più di quello che si crede o si osserva, consiste nella
scelta di tali o somiglianti sensazioni indefinite da imitare.
[1983,1] E questo è un bello che non entra punto nella teoria
di quel bello o brutto che nasce dalla convenienza o sconvenienza, e ch'io nego
essere assoluto; sebbene neppur questo è assoluto, ma parte dipendente dalla
natura dell'uomo in quanto ella è tale, e per le ragioni dette nella teoria del piacere; parte soggetto
anch'esso all'assuefazione, alle circostanze ec. (24. Ott.
1821.).