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14. Nov. 1821.

[2089,1]  Il est très-facile d'écrire dans  2090 cette langue * (tedesca) avec la simplicité de la grammaire française, tandis qu'il est impossible en français d'adopter la période allemande, et qu'ainsi donc il faut la considérer comme un moyen de plus. * l. c. p. 247.
[2090,1]  Ciò non accade se non perchè il tedesco non è ben formato, non ha indole nè costruzione ec. decisa, e decisamente propria. (E come altrimenti se en allemagne, il n'y a de goût fixe sur rien, tout est indépendant, tout est individuel. L'on juge d'un ouvrage par l'impression qu'on en reçoit, et jamais par les règles, puisque il n'y en a point de généralement admises: chaque auteur est libre de se créer une sphère nouvelle. * 2.de part. ch. 1. p. 186. Qual è la nazione e la letteratura, tale la lingua, e viceversa. Non formata quella, non formata, non ben regolata, non determinata, non  2091 circoscritta questa.) Il greco infatti sarebbe stato capacissimo del periodo latino, e d'ogni qualità latina (come si vide cogli effetti, secondo che dico altrove pp. 735. sgg. pp. 1093-94): non così viceversa, perchè il latino era pienamente formato, e così la letteratura latina, stante le circostanze sociali e politiche della nazione. L'italiano è così facilmente e pienamente adattabile al periodo ec. francese, come pur troppo vediamo, ma non senza perdere la sua originalità, e il gusto proprio e naturale della nazione che lo parla. E questo appunto è il caso del tedesco, quando si adatta al francese, {+(e se non lo è, ciò appunto vuol dire che il tedesco non è ancora formato)} questo il caso del greco quando in certo modo si adattò al latino, ec. Quest'adattabilità insomma non è diversa dalla corruttibilità, e l'atto di essa, non è diverso dalla corruzione. {+(Ma la corruzione vien dopo il perfezionamento, e se un tal atto non par corruzione nel tedesco, ciò vuol dire ch'egli non è ancora perfetto, nè in grado di manifestare una corruzione ec.)}
[2091,1]  La lingua francese inadattabile affatto al periodo o a qualunque altra proprietà italiana, siccome di qualunque altra  2092 lingua, pare che non sia soggetta a corruzione veruna che venga da gusto ec. ec. straniero. (E tal è pure il caso della loro letteratura, costumi ec.) Così è infatti per una parte, ma per l'altra 1. ogni volta che per qualche possibilissima circostanza politica o qualunque, ella fosse forzata ad adattarsi o transigere con qualche cosa o qualità straniera, contraddicendo ciò dirittamente alla sua natura, tutto l'intero edifizio della lingua francese rovinerebbe, ed essa lingua non sarebbe più francese. 2. ho mostrato altrove p. 1897 pp. 2002-2004 com'ella sia soggetta ad una corruzione inevitabile che nascerà, anzi si va senza interruzione formando nello stesso seno di lei, e della sua nazione; perchè questa come tutte le cose umane, ma essa soprattutto, è variabilissima, laddove la lingua francese è invariabile. Ed è certo che la lingua francese più che dallo straniero, dee temer la corruzione dal nazionale, qual fu quella dell'italiano  2093 nel 600. e possiamo anche dire nel 400. (14. Nov. 1821.).